martedì 14 marzo 2017

Valle degli Angeli - 650m - BS

Toccata e fuga con sci e pelli a Terminillo in solitaria per questa bella valle che nonostante non sia la sciata più lunga che si può trovare è piuttosto interessante per isolamento e panorami.

La valle degli Angeli vista dal rifugio La Fossa
Parto presto per rientrare presto e per starmene anche da solo. Andare in montagna in solitaria mi permette un contatto più bello e più intimo e penso che valga un po' per tutti coloro che se lo concedono.
Ovviamente mi aspettavo di trovare neve dura e ghiacciata e così è.
Già dalla partenza la valle del Sole, pur essendo bellamente illuminata e scaldata, si presenta con neve dura e di non facile approccio in diversi punti: in un paio di traversi le pelli perdono presa, ma riesco a gestire il tutto e senza neanche troppo impegno.


La sella che separa la valle del Sole da quella degli Angeli

L'imbocco della discesa
Tira un po' di vento. Con una certa velocità tolgo le pelli e mi preparo a scendere. Taglio in diagonale e sento subito che il fondo è duro e ghiacciato ma riesco ad infilare un po' di curve fino ad arrivare ad un imbuto in cui c'è ghiaccio vivo.
Beh, senza vergogna, scendo sderapando e sono subito tutta una vibrazione. Faccio così una trentina di metri poi il ghiaccio lascia il posto alla neve dura e riprendo a scendere con più scioltezza, anche se il pendio in ombra nasconde le irregolarità del terreno.
Continuo a sciare sul duro.
La valle è incassata e stretta, alla mia destra dominata dalla cresta dei Sassetelli, ma è bella e, soprattutto sono tutto solo.



Continuo a scendere fino a che non intravedo in basso il rifugio la Fossa e finalmente incontro un po' di neve, ma dura poco e mi ritrovo subito dentro il bosco, abbastanza fitto da crearmi problemi.
Tolgo gli sci e attraverso i centro metri di bosco a piedi, li rimetto e giungo a fondovalle.
Da lì ci sarebbe da andare a destra, risalire alla sella della Val d'Organo e poi fare tutta la cresta. Sicuramente mi dovrei mettere i ramponi in cresta e non ho proprio voglia.
Vado a sinistra, verso le piste di Terminillo, tramite il sentiero. Rimetto le pelli e mi godo il tratto boscoso in falso piano. E' uno spettacolo.
Dopo un pò devio a sinistra per una bella gobba che fa da spartiacque e risalgo parallelamente alla linea di un vecchio skilift per arrivare in vista delle piste che scendono dal Terminilluccio.






Attacco il traverso puntando alla sella da cui parte la pista più a sinistra. E' noioso e più di una volta mi vien voglia di prendere e scendere, ma poi dovrei risalire lungo le piste e non mi va, e comunque vado abbastanza di fretta.
GUadagno la selletta e mi ritrovo sopra la strada in vista della seggiovia abbandonata che sale al Rinaldi.



Tolgo le pelli e infilo quattro curve nei cento metri scarsi di dislivello che mi separano dalla strada. Cerco di andare il più a sinistra possibile: arrivato alla strada mi farò un duecento metri a piedi per arivare all'auto.

Valle stupenda che con neve decente permette una sciata fantastica: mi sono divertito con queste condizioni, figuratevi!
 

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