giovedì 31 gennaio 2013

Monte Terminillo - Periplo e canalino

Dopo un meteo che mi aveva costretto all'inattività, il fine settimana prometteva grandi giornate, così mentre qualcuno se ne andava in Val Maone a fare cascate di ghiaccio (beati loro...), io, insieme a Francesco e Michele decidiamo di tentare il canalino nord del Terminillo.

Tecniche - Difficoltà cascate di ghiaccio: scala canadese

La valutazione di un itinerario più o meno verticale su ghiaccio era diventato piuttosto difficoltoso utilizzando la scala francese per l'alpinismo: tale scala non dava informazioni specifiche, ma valutando solo complessivamente la salita risultava poco sensibile in termini di difficoltà tecnica.
Per separare l'impegno globale (avvicinamento, pericoli oggettivi, qualità del ghiaccio, difficoltà alla protezione, ecc.) da quello tecnico è invalso l'uso della scala Canadese. Il primo viene valutato in numeri romani, mentre il secondo in numeri arabi con riferimento al tiro più duro.

mercoledì 30 gennaio 2013

Abbigliamento - Patagonia R1 Pullover

Avevo necessità di un secondo strato da mettere sotto il guscio che fosse sufficientemente termico e traspirante. Il mio negoziante di fiducia mi ha proposto questa maglia Patagonia e mi sono fidato.
Ovviamente l'ho testata subito.

martedì 29 gennaio 2013

Penna della Rocca - Via Austeri - 110m - IV+

Dopo un circa una anno da quando ho "scoperto" la roccia di casa ripeto, anche se non per la prima volta, questa classica della conca ternana. Ero già stato altre volte, ma per un motivo o per un altro (tempo a disposizione soprattutto), non ero mai arrivato fino al mitico terrazzino delle doppie su cui spuntano anche altre vie. 

giovedì 10 gennaio 2013

News - Nuova frontiera per le cascate di ghiaccio

Ok, ok, so che "riciclare" una notizia data da altri (io l'ho letta su planetmountain) non è molto serio, ma non ho mai scritto da nessuna parte di essere "serio", e poi le immagini che si vedono sono troppo impressionanti per non farvele rimbalzare addosso: intanto guardatevele.


A parte le evoluzioni acrobatiche e l'indubbia difficoltà di quello che questi atleti del ghiaccio hanno compiuto e superato, quello che mi premeva divulgare era l'eccezionale bellezza di quel luogo: le formazioni di ghiaccio spruzzato sulla roccia, il mirabile tuffo della cascata, i boschi innevati lì intorno, mi hanno affascinato e confermato che, aldilà dell'impresa, ciò che mi stupisce sempre di tutte le discipline alpinistiche è la possibilità di entrare a contatto con una natura sempre nuova e imprevedibile.

mercoledì 9 gennaio 2013

Tecniche - Difficoltà su roccia: scala UIAA

La scala UIAA (Union Internationale des Associations d'Alpinisme) o Welzenbach, è stata, e lo è tuttora per le vie di montagna, la scala di riferimento per l'arrampicata su roccia, quando ancora era una scala chiusa con limite superiore il VI grado (VI+ quando la via presentava difficoltà ritenute fuori dalle possibilità umane).
I
E' la forma più semplice dell'arrampicata: si devono usare frequentemente le mani per mantenere l'equilibrio e richiede una valutazione preventiva della qualità della roccia prima di appogiarvi il piede
II
Inizia l'arrampicata vera e propria: è necessario spostare un arto per volta con una corretta impostazione dei movimenti. Appigli (per le mani) ed appoggi (per i piedi) sono abbondanti
III
La struttura rocciosa è più verticale, appigli e appoggi sono più radi ma con una certa possibilità di scelta nei passaggi e nei movimenti
IV
Appoggi ed appigli cominciano ad essere esigui: è richiesta una certa tecnica nel superare passaggi con strutture rocciose particolari (camini, fessure, spigoli...)
V
L'arrampicata diventa delicata e tecnica (placche ecc.) e richiede anche forza fisica (opposizione di forze con i diversi arti). Il passaggio deve essere esaminato preventivamente
VI
Necessita di allenamento speciale e continuo per sviluppare più forza nelle braccia e nelle mani: l'arrampicata può essere molto delicata con combinazione di movimenti ben studiati, o di forza per la presenza di strapiombi
VII
Appoggi e appigli sono piccoli e molto distanziati: doti di equilibrio e tecniche di aderenza sono fondamentali unite ad una preparazione specifica che sviluppi molta forza anche nelle dita
VIII
Come il VII ma la via necessita di allenamento costante per essere salita
IX
Come il precedente ma con una richiesta di impegno ancora superiore
X-XI
Arrampicata più difficile del mondo (attualmente)

Ogni grado (anche se sarebbe proprio farlo dal V in su) possiede delle suddivisioni indicate con + e - (es. V+, VII-, ecc.). La scala da un'indicazione complessiva della via, rappresentando il grado del passaggio più difficile. Quando si relaziona una via, quindi, si è soliti indicare, per ogni tiro di corda, la difficoltà del singolo tiro, per meglio rappresentare la via (anche se non sarebbe strettamente necessario).
Attualmente, nelle guide alle vie di montagne, è invalso l'uso di indicare la difficoltà con la scala francese (non quella per aggettivi), anche se tale scala è pensata per le vie sportive e non per le vie di montagna che spesso richiedono integrazioni alle protezioni presenti.

martedì 8 gennaio 2013

Chiaretti ancora una volta...

Per quest'anno non cambiare stessa spiaggia stesso mare... recita una vecchia canzone. Dato che il mare, a noi, non è che piaccia tanto abbiamo optato per una ripetizione della sempre bellissima (e "facile") Chiaretti-Pietrostefani al Terminillo.

lunedì 7 gennaio 2013

Recensione - Cometa sull'Annapurna

Come per Moro è stato il primo libro scritto, per me è stato il suo primo libro letto. Sicuramente ne acquisterò un altro perchè è un alpinista che mi colpisce e di cui ho seguito volentieri il tentativo al Nanga (e mi piacerebbe pure vedere Cold il film dell'invernale al Gasherbrum II).

venerdì 4 gennaio 2013

Abbigliamento - Montura Nevis Jacket

Comprarsi una giacca del genere appaga enormemente l'ego di ogni frequentatore della montagna invernale, figurarsi se lo si riceve in regalo (e del tutto inaspettatamente) dalla propria consorte. Sicuramente meglio del solito paio di mutande o della cravatta.

giovedì 3 gennaio 2013

Tecniche - Difficoltà alpinismo: scala francese

La scala francese prende in considerazione l'impegno complessivo della salita conglobando le difficoltà fisiche (lunghezza), tecniche (sul singolo tiro in termini di pendenza su ghiaccio e neve e anche sui passi di roccia o misto), di ritirata (se complessa o meno), di avvicinamento (quanto lungo o corto esso sia), oltre che relativamente ai pericoli oggettivi quali valanghe, slavine, ecc.

F-
F
F+
Facile (non presenta particolari difficoltà). Pendenze sui 30°-35° con brevi tratti a 45°, oppure vie più lunghe e dal dislivello importante.
PD-
PD
PD+
Poco difficile (presenta qualche difficoltà alpinistica su roccia e neve, pendii di neve/ghiaccio fino a 35-40°) possibili brevi passi a 50°-55°. Oppure vie più facili ma dallo sviluppo più lungo.


AD-
AD
AD+
Abbastanza difficile (difficoltà alpinistiche su roccia e ghiaccio, pendii di neve/ghiaccio fino a 40-50°) possibili brevi tratti a 60°-65° o passaggi su roccia fino al III (scala UIAA) oppure vie più facili ma dallo sviluppo più lungo che prevedono avvicinamenti e rientri in ambienti potenzialmente ostili.


D-
D
D+
Difficile (difficoltà alpinistiche su roccia e ghiaccio, pendii di neve/ghiaccio fino a 50°-60°) possibili brevi tratti a 75°-80° o passaggi su roccia fino al IV (scala UIAA) oppure vie poco più facili ma con difficoltà d'ambiente come lunghi avvicinamenti, ritirate complesse e pericoli oggettivi.


TD-
TD
TD+
Molto difficile (forti difficoltà alpinistiche su roccia e ghiaccio, ghiaccio fino a 70-80°) possibili brevi tratti a 85°-90° o passaggi su misto e roccia fino al V (scala UIAA) oppure vie poco più facili ma con difficoltà d'ambiente come lunghi avvicinamenti, ritirate complesse e numerosi pericoli oggettivi.


ED-
ED
ED+
Estremamente difficile (difficoltà alpinistiche estreme su roccia e ghiaccio, ghiaccio fino a 90°) spesso con pendenze sopra i 70° e lunghi tratti tra gli 85°-90° o passaggi su roccia e misto fino al VI/VI+ (scala UIAA) oppure vie lunghe in cui sia necessario effettuare dei bivacchi, dalla ritirata molto complessa e dai forti pericoli oggettivi.

 EX
Eccezionalmente difficile. Come per la precedente ma tenendo conto della lunghezza della via, dell'avvicinamento in ambiente dai notevoli pericoli oggettivi, dalla ritirata assai difficile e dalla discesa rischiosa e complessa.

L'assegnazione delle difficoltà con questa scala risulta spesso povera di elementi di valutazione, in quanto troppo generalistica, soprattutto riguardo le vie che presentano tratti su roccia o misto oppure su cascata di ghiaccio.

mercoledì 2 gennaio 2013

Monte Terminillo - Sperone a sx del Centrale - 170m - AD-

Premetto che non intendo invitare chi legge a cimentarsi in solitarie e free-solo: forse ho azzardato troppo in quest'uscita e probabilmente mi è andata bene. Oppure la via era nettamente alla mia portata, ma me la sarei goduta molto di più in sicurezza e con un compagno.

sulla sinistra lo scivolo che costituisce la prima parte della via